Daniele del Monaco

Compositore in Residenza

BACAS è onorata di ospitare daniele del monaco come compositore ospite, a new york per il completamento delle sessioni di registrazione presso il rinomato bc studio. del monaco ha lavorato per la prima volta con bacas in residenza presentando la sua creazione psychoplum al castello macchiaroli di teggiano, durante il lancio del 2018, dove è stato affiancato da marco cappelli, ken filiano e satoshi takeishi.

la registrazione e il mixaggio completi della zona avranno luogo presso la labelship di sheffield, inghilterra, con il debutto previsto nel 2020 in europa e a new york - date e luoghi dei concerti da annunciare.

la sixteen camels band è una super band con base a nyc guidata dal compositore italiano daniele del Monaco e composta da fay victor, marco cappelli, ken filiano e satoshi takeishi. the zone è un concept album basato su un antico poema sufi di farid ad-din attar: la conferenza degli uccelli. l'album è stato registrato per l'etichetta inglese labelship nel leggendario studio bc di martin bisi a gowanus-brooklyn, dove hanno registrato sonic youth, the swans, john zorn, bill laswell, fred frith, brian eno e altri. la prima versione del progetto è stata commissionata nel 2014 dal festival non luoghi musicali e presentata in anteprima a napoli con il sestetto di percussioni lcp: blixa bargeld e il grande maestro bulgaro di kaval theodosii spassov. una nuova versione dello spettacolo è stata commissionata nel 2018 dal romaeuropa festival e ha debuttato a roma lo scorso novembre con marc ribot come chitarra solista ospite. la nuova versione della zona è diventata una raccolta di sette brani scritti appositamente per una rock-band che rappresenta la sintesi matura di un percorso sperimentale durato anni.

questo ensemble mette insieme una vasta gamma di approcci musicali diversi: lo stile originale della voce urban jazz di fay victor, la sofisticata chitarra di marco cappelli - a metà strada tra la musica classica europea e l'improvvisazione, l'eco della "scuola romana" filtrata in una sintesi rock e industriale nel linguaggio di del monaco, lo stile percussivo unico di satoshi takeishi e l'inesauribile creatività del bassista ken filiano. l'argomento principale delle canzoni è il rapporto tra bellezza e possesso: la bellezza appassisce come le rose e può trasformarsi in un feroce tormentatore per chi la insegue. l'album è caratterizzato da una sorta di trascendentalismo malinconico e suggerisce la necessità di ritrovare un rapporto armonico con la natura, libero da dogmi e sovrastrutture culturali che rendono schiavi di vane illusioni come afferma gregory bateson in Verso un'ecologia della mente.

nel testo (poema), del monaco crea una nuova storia facendo interagire tra loro poeti e filosofi a lui cari. all'interno della trama narrativa di attar, ovvero la peregrinazione esistenziale attraverso sette valli per la ricerca della verità, troviamo la poesia di lord byron, di yeats, di keats, le parabole di buddah, il pensiero di thoureau e diogenes, le immagini di ariosto, il chiaro riferimento alla "zona" di tarkovskij e dei fratelli strugratsky.

nel 2021, the zone è stato successivamente pubblicato come album autointitolato a due dischi in collaborazione con l'etichetta vinilica britannica studio iii recordings.link al loro bandcamp per acquistare l'album: the zone