







Il ruolo della cultura oggi è più che mai un atto politico. Chi si occupa di programmazione culturale ha un compito enorme perché crea gli strumenti, le condizioni e le relazioni necessarie per organizzare il dissenso contro chi strumentalizza le paure. Ci sarà sempre un politico che sputerà sul fuoco della creatività e raggiungerà per primo il consenso, ma sul campo gli agenti culturali impegnati a coinvolgere e contrastare i costruttori di muri giocheranno la carta del cambiamento necessario.
—Michela Murgia