Come sindaco del comune calabrese di Riace tra il 2004 e il 2018, Domenico, "Mimmo" lucano ha creato un modello l’accoglienza degli immigrati, attraverso il riuso adattativo delle case lasciate in abbandono dall’esodo pluridecennale dei suoi abitanti, a loro volta emigrati altrove, in cerca di lavoro e di migliori opportunità per sé e per i propri figli. L’assegnazione di case ha attirato a Riace persone provenienti da venti Paesi diversi. In quanto villaggio, Riace non è assimilabile ad un centro per rifugiati, ma è piuttosto una comunità vivace costruita intorno a negozi, scuole, chiese e imprese. Il trauma della migrazione in Calabria è stato così trasformato e guarito.

Nel 2016, Lucano è stato nominato da Forbes tra le 50 persone più influenti al mondo, in compagnia di importanti leader industriali, culturali e politici. A questa designazione Lucano ha risposto - “spero che questo evento gratificante sia positivo per Riace stessa e per tutta la Calabria, e che contribuisca a creare la possibilità di riconoscere i bisogni dei dimenticati del mondo, che ci ostiniamo a rappresentare”.

Purtroppo però “Oggi l’eredità dell’accoglienza di Riace rischia di essere cancellata dalle forze politiche conservatrici. Persino i cartelloni pubblicitari che un tempo accoglievano con orgoglio i visitatori di “Riace, paese dell’accoglienza” sono stati rimossi e sostituiti da immagini di santi patroni.